Edizione 2022 – Libri e storie di Sport
Scopri le edizioni precedenti:
Dal 24 luglio al 4 Agosto torna il Festival “Libri e storie di sport” con 10 imperdibili serate che raccontano diverse discipline sportive e soprattutto le donne e gli uomini che stanno dietro le grandi imprese che tutti ricordiamo.
Lo scenario è lo stesso, il Playground dei Giardini Margherita di Bologna, e anche la formula che prevede ben 5 spettacoli teatrali che narrano le vicende di grandi campioni.
Le altre 5 serate, condotte da affermati giornalisti, saranno invece dedicate all’incontro con grandi atleti del presente del passato, con coach, formatori, giornalisti e scrittori… Un modo per mettere sotto i riflettori non solo chi lo sport lo vive giorno per giorno, in campo, in pista, nelle palestre, ma anche chi lo racconta attraverso tanti Media: giornali, radio, libri, web, e TV…
10 appuntamenti che narrano il “dietro le quinte” di un mondo che ci appassiona tutti. Da tifosi, da praticanti, da lettori e da curiosi.
Siamo affamati di storie.
Storie di atleti, di formazioni leggendarie, di grandi imprese, di fallimenti e di rinascite.
Storie di sport.
Nelle serate dei talk-show dove presenteremo i titoli di diverse pubblicazioni, sarà possibile acquistare i volumi degli autori, ed altri consigliati dal Festival, nel book shop organizzato da Librerie Coop.
Inizio spettacoli ore 21
“Libri e storie di sport” è una manifestazione inserita all’interno delle iniziative di Bologna Estate ed è stata promossa da A.S.D. Basket Giardini Margherita, presieduta da Simone Motola e realizzata grazie al contributo di Bper Banca, Comune di Bologna (Bologna Estate), alla collaborazione di Librerie Coop, OASport, AIRC Emilia-Romagna, Edizioni Panini, SpellSrl e dell’Hotel I Portici di Bologna.
Ingresso libero
IN CASO DI MALTEMPO
Gli spettacoli teatrali verranno trasferiti al Teatro Orione, in via Cimabue 14, Bologna.
Tutti gli altri appuntamenti si sposteranno nella sede del Quartiere Santo Stefano (via Santo Stefano 119)
I Conduttori
Giada Guida
Sono giornalista professionista dal 2008. Dal 2014 faccio parte della redazione dell’emittente televisiva Trc Bologna dove attualmente mi occupo della conduzione del telegiornale, della realizzazione di servizi e del format culturale “Bologna Racconta”. Sono Laureata in Scienze della Comunicazione e in Comunicazione Pubblica e d’Impresa all’Università di Bologna dove ho conseguito anche il Master di Giornalismo. La grande passione per lo sport, in particolare calcio e basket, è stata una parte fondamentale delle mie prime esperienze professionali. Dal 2004 sono ufficiale di campo per la Federazione Italiana Pallacanestro. Amo tantissimo la mia città, Bologna, di cui conosco e parlo il dialetto. Tra i miei hobby la lettura, la musica e la (buona) cucina.
Angelo Marino
professionista della comunicazione e del marketing, giornalista, motociclista, viaggiatore e padre, è responsabile della comunicazione brand e corporate di Ducati e ha fatto parte del team che ha rilanciato globalmente Scrambler Ducati.
Nato nell’agosto del 1982 a Bologna, dove ancora vive quando non è in viaggio, è innamorato di ogni sport, soprattutto del calcio, del basket e, ovviamente, dei motori.
Dopo aver riempito di pensieri e poi cestinato milioni di fogli, Le chiavi di casa (Pendragon 2020) è il suo primo romanzo.
Simone Motola
Simone Motola, è un giornalista bolognese nato nel 1966, direttore per cinque anni del settimanale SportMania e con collaborazioni con Il Resto del Carlino, Il Domani/L’Informazione di Bologna, SuperBasket. Attualmente è all’interno della redazione di Radio International e responsabile dell’ufficio stampa del Comitato Regionale Emilia-Romagna della Federazione Italiana Pallacanestro. Dal 1990 al 2000 è stato Presidente della Polisportiva Giardini Margherita e dal 2000 ad oggi è Presidente dell’A.S.D. Basket Giardini Margherita. Fa parte dell’organizzazione del torneo “Playground Giardini Margherita”, oggi “Walter Bussolari Playground”, dal 1990.
Luciana Rota
Luciana Rota, giornalista e autrice, contributor del corriere.it, ilfoglio.it, IlGiornale, comunica nel mondo dello sport, della salute, del vino e si occupa di promozione del territorio.
Appassionata di ciclismo da sempre, cura la comunicazione di due musei del ciclismo: il Ghisallo di Magreglio e Alessandria Città delle Biciclette.
È anche esperta di vino, sommelier ed editor de lepaginedelvino.it, è responsabile della Comunicazione del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e delle aree interne della Comunità Montana Oltrepò Pavese.
Laura Tommasini
Sono giornalista sportiva dal 1996 e per cinque anni ho fatto parte della redazione di Stream/Sky commentando tra le altre cose Wimbledon e la World League di volley maschile.
Responsabile della comunicazione per la Zinella in serie A1 ed A2 maschile per oltre 30 anni sono anche stata direttore comunicazione ed eventi della Lega Volley Femminile.
Ho scritto per oltre 20 di tennis e pallavolo sul Resto del Carlino e condotto trasmissioni come Top Volley e Made in Volley prodotte dalla Lega Volley maschile e dai comitati regionale e provinciale Fipav.
Sono editore e direttore di Sport Press dal 1997
Paolo Vergnani
Psicologo e attore, master in ADR, da oltre quarant’anni tiene interventi formativi e consulenze su tematiche psicologiche e relazionali sia per aziende che per enti pubblici. Ha lavorato tra gli altri sulla gestione dei conflitti in Angola, Austria, Belgio, Bosnia, Brasile, Iraq, Ungheria e Vietnam.
E’ stato per dodici anni professore a contratto dell’università di Ferrara dove ha avuto la responsabilità scientifica del Master sulla Gestione delle crisi e dei conflitti.
Nel 1997 ha tenuto il primo spettacolo di Teatro d’impresa in Italia e dal 2001 è in cartellone in diversi teatri italiani con lezioni spettacolo su tematiche psicologiche.
E’ presidente di SPELL www.castaspell.it
Gli Ospiti
Alessandro Abbio
Soprannominato “Picchio” o “Tiramolla”, spesso indicato durante le telecronache RAI anche come “il golden boy di Racconigi”, ricopriva il ruolo di guardia.
Iniziò a giocare a basket all’età di 8 anni, e crebbe a Bra nell’Abet Basket prima di essere prelevato dall’Auxilium Torino nel 1988. Con la formazione gialloblu esordì in Serie A1 il 28 dicembre 1988, all’età di solamente 17 anni.
Nell’estate 1994 entrò a far parte a tutti gli effetti della rosa della Virtus allenata da Alberto Bucci, con cui vinse lo scudetto già al suo primo anno.
Nell’ottobre del 2000, a due giorni dall’inizio del campionato, ereditò il ruolo di capitano lasciato vacante dalla partenza di Augusto Binelli. La stagione terminò con una nuova accoppiata scudetto-Eurolega, oltre che con la conquista della Coppa Italia. Successivamente approdò in Spagna, al Valencia, nel 2004 passò al CB Granada e nella stagione 2005-06 tornò in Italia per giocare un’ultima stagione in Serie A, questa volta con la canotta del Basket Livorno. Nel 2008 annunciò ufficialmente il suo ritiro dalla pallacanestro giocata.
Giocò la sua prima partita con la Nazionale maggiore in un’amichevole del 1992 contro la Cecoslovacchia, chiamato dall’allora CT Sandro Gamba. La prima manifestazione maggiore a cui partecipò fu tuttavia l’Europeo 1995, convocato dal CT Ettore Messina che in seguito diventerà suo allenatore alla Virtus. Sotto la guida tecnica di Messina, Abbio fu anche tra i dodici convocati che vinsero la medaglia d’argento all’Europeo 1997 in Spagna e tra quelli che vinsero la medaglia d’oro al successivo Europeo 1999 in Francia. Nel 2000 prese parte alla spedizione azzurra alle Olimpiadi di Sydney 2000. Vestì la maglia della Nazionale maggiore per 150 volte, segnando complessivamente 1 082. Durante questo periodo vinse:
1994: Argento ai Goodwill Games; 1997: Argento al Campionato europeo; 1999: Oro al Campionato europeo.
Dopo il ritiro, intraprese l’attività di allenatore. Nel luglio del 2020 venne annunciato il suo ritorno alla Virtus Bologna dopo le otto stagioni da giocatore, questa volta nelle vesti di responsabile tecnico del settore giovanile.
Ester Balassini
Dal 2005 al 2022, primatista italiana assoluta nella specialità del lancio del martello. La prestazione di Bressanone fu il punto più alto di una carriera che ha visto l’atleta laurearsi 15 volte campionessa nazionale. Balassini, bolognese doc (scuole superiori al Salvemini e università all’Alma Mater, dove si è laureata in Scienze della Formazione), dal febbraio 2021 è Delegata Provinciale FIDAL Bologna.
Vanta 25 presenze in Nazionale. Il suo Palmares: 15 titoli italiani; 17 record italiani; 8 titoli universitari.
Campionati Europei U.23 Turku 1997 (10°cl.); Gotebortg 1999 (5°cl.). Campionati Europei Budapest 1998; Monaco 2002 (6° cl.); Goteborg 2006. Campionati Mondiali Edmonton 2001; Parigi 2003; Helsinki 2005. Olimpiadi: Sidney 2000; Atene 2004. Finale Grand Prix: Szombathely 2005 (5°cl.) ; Stuttgard 2006 (6°cl.); Stuttgard 2007 (7°cl.). Giochi del Mediterraneo – Tunisi 2001 (2° cl.); Almeria 2005 (1°cl.). Mondiali Militari – Catania 2003 (2°cl.); India 2007 (2°cl.). Universiadi – Palma de Majorca 1999 (10°cl.); Pechino 2001 (12°cl.); Izmir 2005 (3°cl.). Coppa Europa invernale lanci – 2001 (7),2002 (7),2003 (5),2004 (12),2005 (5),2006 (6),2007 (3). Coppa Europa 1998 (4),1999 (7), 2000 (6), 2001 (5), 2002 (4), 2003 (4), 2004/B (4), 2005 (5), 2006/B (2)
Davide Cassani
E’ cresciuto a Solarolo, iniziando a gareggiare da bambino. Esordisce nel professionismo nel 1982 con la Termolan di Bruno Reverberi. Nel 1986 passa alla Carrera: tra i suoi compagni di squadra figurano Claudio Chiappucci, Roberto Visentini e Stephen Roche. Nel 1988 corre per la Gewiss-Bianchi con Moreno Argentin. Dal 1990 al 1994 indossa la casacca dell’Ariostea mentre il 1995 lo vede alla MG Maglificio-Technogym. Nel 1996, appena passato alla Saeco, viene investito da un’automobile: tale incidente lo costringerà a chiudere la carriera. Nell’aprile dello stesso anno l’allora direttore di Rai Sport Marino Bartoletti gli affida il ruolo di commentatore televisivo delle gare ciclistiche per al fianco dapprima di Adriano De Zan, di Auro Bulbarelli poi e dal 2010 di Francesco Pancani, fino alla nomina a C.T. della nazionale. Le ricognizioni in bicicletta per tutte le tappe del Giro d’Italia o quelle clou di montagna lo hanno visto per anni protagonista.
Proprio in virtù del successo di queste ultime, nel 2007 Cassani è stato protagonista insieme all’ex ciclista professionista Massimo Boglia di una pubblicazione editoriale, completa di DVD e fascicoli, intitolata Le Grandi Salite del Ciclismo, nella quale i due ciclisti percorrono le salite più famose affrontate durante il Giro d’Italia e il Tour de France. È autore inoltre dell’Almanacco del Ciclismo pubblicato annualmente e coautore di un libro biografico su Marco Pantani in collaborazione con Ivan Zazzaroni e Pier Bergonzi dal titolo Pantani. Un eroe tragico.
Durante il Giro d’Italia 2010 Cassani si fa portavoce di un nuovo scandalo che invade il ciclismo, quello delle biciclette elettriche, delle quali si ventilava l’uso nell’ambiente professionistico, testimoniandone l’esistenza e l’efficacia.
Al suo attivo vanta 27 vittorie, più di 500 mila chilometri nelle gambe, oltre 1500 corse tra cui 12 Giri d’Italia, nove Tour de France e nove partecipazioni ai Campionati del Mondo. Tra i suoi risultati più prestigiosi, un 7° posto conseguito ai Mondiali di ciclismo disputati in Belgio nel 1988; il Giro dell’Emilia conquistato nel 1990, nel 1991 e nel 1995; la Milano-Torino nel 1991; due tappe al Giro (1991 la prima, 1992 la seconda); il Trofeo dello Scalatore nel 1991 un 9° posto ai Mondiali di Stoccarda del 1991 ed il Giro del Mediterraneo del 1994.
Nel 2007 Cassani è stato protagonista insieme all’ ex ciclista professionista Massimo Boglia di una pubblicazione editoriale, completa di Dvd e fascicoli, intitolata “Le Grandi Salite del Ciclismo”, nella quale i due ciclisti percorrono le salite più famose affrontate durante il Giro d’Italia ed il Tour de France. È co-autore di un libro biografico su Marco Pantani, in collaborazione con Ivan Zazzaroni e Pier Bergonzi dal titolo Pantani-un eroe tragico.
Il 28 gennaio 2014, con la nomina ufficiale da parte del Consiglio Federale della FCI, si insedia come commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su strada maschile élite. Durante il suo mandato la nazionale conquista due mondiali a cronometro e quattro europei in linea.
Franz Campi
All’attività di organizzatore di eventi e di comunicatore pubblico ha sempre affiancato quella nel campo musicale e dello spettacolo.
Presentatore e interprete di teatro-canzone, ha firmato numerosi testi pop (tra cui “Banane e lampone” per Gianni Morandi), per la lirica (il libretto dell’opera “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” tratto da un lavoro di Buzzati), e per i più piccoli (diversi brani dell’album “Il re dei re”), sigle TV (“L’albero della vita”, Campionato di basket Lega2 per RAI).
Conduttore radiofonico e ideatore di rassegne dedicate alla musica, alla poesia, al fumetto e alla letteratura.
Ha pubblicato tre album e nel 2013 è uscito il cofanetto “Che soggetto quel Fred !” con un documentario sulla vita di Fred Buscaglione e un CD con le sue canzoni.
Ha curato una collana di audiolibri per Area51publishing e ne ha firmati diversi dedicati a grandi protagonisti della musica come Buscaglione, Django Rehinardt e sulla Storia della canzone italiana.
Dal 2014 collabora con il gruppo Klepierre come direttore artistico di Shopville Gran Reno e altri centri.
Dal 2018 collabora con il Consorzio Mortadella Bologna IGP in veste di narratore della storia del celebre salume in spettacoli, incontri e presentazioni.
Dal 2020 è co-autore e conduttore del programma TV Zorba dedicato all’ambiente e alla salute.
Ha vinto il Premio Lunezia (2006), è stato tra i vincitori di Sanremo Giovani ’93, ha partecipato al 44° Festival della Canzone Italiana di Sanremo ’94 Il suo brano “Beslan” è ospite del Museo della Pace di Samarcanda in Uzbekistan. TV
E’ giornalista pubblicista dal 1989.
Danilo Caracciolo
Autore e regista in attività dal 1997, ha realizzato documentari, cortometraggi, spot pubblicitari, videoclip musicali, regie di eventi. Giornalista pubblicista, ha realizzato oltre 200 video-servizi per il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ricevendo nel 2010 il premio giornalistico “Medardo Manara”. Ha collaborato con diverse Istituzioni tra cui Assemblea Legislativa per l’Emilia Romagna, Commissione Europea, Agenzia Nazionale per l’Autonomia Scolastica. Per l’Università di Bologna si occupa di produzione audiovisiva e media education. Riconoscimenti: «Premi in trappola Dhl !» 3° premio al Grand Prix delle promozioni di Milano, 1° premio al Grand Prix europeo delle promozioni pubblicitarie; La sicurezza si fa strada1° premio al Grand Prix delle promozioni di Milano; “Incub(azione) – Effetto Acqua“, menzione speciale all’ Alternative FF; “Tràgos”, opera tra le maggiormente meritevoli al Festival di Ravenna, “Premio Ricci”, menzione speciale Alternative FF; “Piccolo cane nero, storie di case del popolo”, premi miglior sceneggiatura e miglior regia Festival Cinema Libero di Roma; “Sergov”, Menzione speciale della giuria Collecchio FF; “Una mappa per due”, premio del pubblico al French Riviera Motorcycle Film Festival 2020 di Nizza. Attualmente è impegnato nella realizzazione di due documentari biografici, uno dedicato al pioniere della letteratura per l’infanzia Antonio Faeti e l’altro al cineoperatore della Liberazione di Bologna, florovivaista internazionale e storico collezionista, Edo Ansaloni, scomparso nel 2020.
Dario Ceccarelli
Nato a Milano nel 1955. Giornalista professionista dal 1986, docente di giornalismo, collabora con diverse testate. Per “L’Unità” ha seguito 11 Giri d’Italia, 5 Tour de France, decine di classiche e diversi mondiali di ciclismo, di calcio ed è stato anche vice capocronista di Milano e inviato dell’inserto “Metropolis”.
Collaboratore di “Diario” e “Tuttobici”, dal 2000 al 2019 ha lavorato a “Radio 24” come responsabile delle news e come autore della rubrica Il Graffio. Per “Il Sole 24 Ore” online segue e commenta cronaca e sport.
Dal 2019 è presidente del Collegio dei Probiviri dell’Associazione Lombarda Giornalisti.
Appassionato di Tex Willer e di giornalismo sportivo, ama vantarsi di essere presidente a vita dei Maracaneros, nobile cricca di sfaccendati che non hanno ancora capito cosa fare da grandi. Nel 2010 vince il premio Satira Forte dei Marmi e nel 2014 il premio Gruppo Giornalisti Sportivi Lombardo Gualtiero Zanetti.
Sandra Cecchini
Nata a Bologna il 27 febbraio 1965. E’ la giocatrice italiana che ha vinto più titoli (12) di ogni altra nel circuito professionistico. Anna Maria Cecchini (preferisce però farsi chiamare Sandra) è diventata professionista nel 1984 ed è stata numero 15 del mondo nel marzo-aprile dell’88.
Vanta vittorie sulla Evert, sulla Sanchez, sulla Reggi e sulla Zvereva. Giocatrice di stampo classico, efficace nel servizio, dinamica nella corsa. Ha fatto parte della squadra italiana di Federation Cup dall’83 e ha giocato alle Olimpiadi di Seul nel 1988 e di Barcellona nel 1992. Agli Internazionali d’Italia ha raggiunto le semifinali nel 1988.
Cristina Chinaglia
Attrice veneta, dopo la laurea in letteratura inglese presso l’Università Degli Studi di Padova, studia recitazione prima a Bologna e poi a Roma, dove si trasferisce, perfezionandosi sotto la guida di Giorgio Albertazzi, con il quale reciterà, in una lunga tournée nazionale, ne “Il mercante di Venezia” di W.Shakespeare. Recita stabilmente a teatro e prende parte a diverse pellicole cinematografiche. Si appassiona particolarmente al teatro comico e alla stand up comedy e comincia a scrivere monologhi satirici e corti teatrali. Fa il suo debutto televisivo in RAI in prima serata ne “La tv delle ragazze – gli stati generali” con Serena Dandini. Seguiranno “Colorado” su Mediaset, “Comedy central” su SKY, “Stati generali” su RAI3 e “Comedy Central News” sempre su SKY. Di recente è stata a teatro con “Giro di vite” di Henry James, “Il mercante di Venezia” di W. Shakespeare con Mariano Rigillo e al Teatro Carcano di Milano in “Vieni avanti, cretina!” ancora con Serena Dandini. Ha studiato clarinetto e canto al Conservatorio e talvolta si esibisce col suo trio musicale.
Giorgio Comaschi
bolognese, è giornalista professionista dal 1978.
Ha lavorato per il quotidiano Stadio-Corriere Sport fino all’85 per poi passare a Repubblica dove si è occupato di sport e spettacolo. Dal gennaio 94 ha lasciato il giornale diventando free-lance e conservando collaborazioni con vari quotidiani.
Show man e comico per diletto ha ideato ed interpretato diversi spettacoli teatrali: “I sogni son desideri”, “L’omino dei lupini“, “Calciobalilla“, “Buonanotte signorina Esposito“,“Fagiolino e Biavati caduti dalle nuvole“, “Stump”, “Delitto a teatro”, “Riunione di consiglio”, “Commendator Paradiso”, “Fra la va Emilia e il West” (da un testo di Francesco Guccini), oltre a girare come regista video alcuni cortometraggi.
Ha condotto in televisione per Telemontecarlo le edizioni 93-94 e 94-95 di Galagoal.
Nel 93 ha vinto il Premio Beppe Viola per il giornalismo sportivo. Ha collaborato come inviato a “Quelli che il calcio” e condotto il programma “Taxi” di Lucio Dalla sulla terza rete.Ha condotto per tre anni (dal 95 al 98) il programma radiofonico “Quelli che la radio“, in coppia con Giorgio Conte, su Radio 2.In televisione ha partecipato per due edizioni (95 e 96) come inviato esterno al programma “Carramba che sorpresa!” con Raffaella Carrà su Rai 1.Ha condotto come spalla di Milly Carlucci due “Feste della mamma”, un capodanno da Assisi su Rai 1 e “La notte degli angeli” nel 1997.
Ha presentato dal 97 al 2000 la striscia “La Zingara in viaggio” su Rai 1.E’ stato autore e conduttore de “Lo Zecchino d’Oro” nel 98 e 99 partecipando poi col personaggio del Mago Zurloff anche a “La Banda dello Zecchino”.Nel 2000-2001 ha partecipato su Rai 2 a “I fatti vostri”
Ha pubblicato sei libri: “Ciop”, edizioni Zelig, “Certo che voi di Bologna”, “Il rapimento di Roberto Baggio”, “Scusi per Bologna? Lei bisogna che faccia il giro”, edizioni Pendragon.Collabora con il Il Resto del Carlino, La Nazione, e il Giorno con la rubrica settimanale“La Mosca”.
Dilglay Marcelo José Damião
Ex cestista brasiliano naturalizzato italiano. Centro di stazza, ha avuto il passaporto italiano alla fine degli anni novanta per un suo antenato di origine italiana.
Ha militato con la Fortitudo Bologna, la Pallacanestro Reggiana, Pallacanestro Varese, Pallacanestro Reggiana, Pallacanestro Cantù, l’Edimes Pavia e Pool Firenze Basket.
Con la Pallacanestro Cantù raggiunge in ordine cronologico una salvezza, una semifinale play-off e una finale di Coppa Italia.
Con la nazionale italiana di pallacanestro ha vinto la medaglia d’oro all’Campionati europei 1999 e la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo 1997.
Concluse la carriera nelle serie minori: nella stagione 2006-07 gioca con la Cuomo Latina, squadra di Serie B d’Eccellenza. Nella stagione 2007-2008 viene ingaggiato dalla società Basket Scauri militante in Serie C1.
Da qualche anno si occupa di scouting di giocatori brasiliani di calcio e basket.
Palmarès: Supercoppa italiana con Fortitudo Bologna: 1998
Nazionale: Oro FIBA EuroBasket – Francia 1999; Argento Giochi del Mediterraneo 1997
Mirco Frabbini
Sono nato a Bologna e in questa città ho iniziato a frequentare i corsi di minibasket nel 1968. Dal 1971 al 1977 ho goduto del previlegio di giocare a pallacanestro assieme ad un gruppo di ragazzi eccezionali le cui imprese che ho raccontato in narrate si pongono come un filo rosso che traversa la realtà cestistica del basket bolognese di allora; dal campetto parrocchiale alla massima serie. Centinaia di personaggi dentro e a bordo campo, i campionati giovanili, la pallacanestro femminile, i miti del basket minor, le leggende, i luoghi. Un percorso lungo le vie della città sognando epiche vittorie lontano da casa.
Gregor Fučka
Allenatore di pallacanestro sloveno, in precedenza jugoslavo, naturalizzato italiano.Alto 2,15 m per 98 kg, giocava nel ruolo di ala grande/centro. Inizia la sua carriera professionistica a 18 anni nell’Union Olimpija in Jugoslavia.
Già nel 1990 si trasferisce in Italia indossando la maglia di Pall. Trieste di Bogdan Tanjević per quattro anni. Qui matura come uomo e giocatore, conoscendo tra gli altri Dejan Bodiroga, anch’egli appena trasferitosi dal KK Zadar.
Nel 1994 entrambi i giocatori vengono ceduti alla Stefanel Milano, dove Fučka resta per tre anni, conquistando lo Scudetto e la Coppa Italia nella stagione 1995-96.
Nel 1997 lascia Milano per indossare la maglia della Fortitudo Bologna, dove giocherà per ben 5 anni, conquistando una seconda Coppa Italia (1997-98) e un secondo Scudetto (1999-2000). Nel 2000 riceve l’Oscar del Basket Reverberi.
Nel campionato italiano ha avuto una media totale di 13,7 punti a partita, con 5 755 punti totali, 6,7 rimbalzi, con 2749 totali e 28,8 minuti di media. La stagione migliore in quanto a media di punti nel campionato italiano l’ha avuta nell’anno 2000-01 con 18,2 a partita, distinguendosi per aver combattuto fino alla fine la finale play-off, dall’esito ormai scontato, contro la Virtus Bologna, che avrebbe poi vinto il “Grande Slam”.
Nel 2002, dopo il fallimento della trattative con il team NBA degli Indiana Pacers, Fučka si trasferisce in Spagna al Barcelona, rinunciando nel contempo alla nazionale. Nella capitale catalana arriva la prima grande affermazione internazionale con la vittoria nell’Eurolega nel 2003, ai danni della Benetton Treviso; suo compagno di squadra e di successo è ancora una volta Dejan Bodiroga. Con i blaugrana conquista anche due campionati (2002-03 e 2003-04), una Supercoppa (2005) ed una Coppa del Re (2002-03).
Dopo aver militato per quattro stagioni a Barcellona si trasferisce al CB Girona, dove milita per una stagione vincendo la FIBA EuroCup 2007.
Nell’estate del 2007 Fučka torna in Italia: il 13 luglio firma un contratto di un anno (con opzione per il secondo) con la Virtus Roma, grazie al lavoro del general manager capitolino Dejan Bodiroga, amico ed ex-compagno di squadra.
Nel 2008 il suo ritorno alla Fortitudo Bologna, che termina nell’estate 2009 in seguito alla doppia retrocessione della squadra in Serie A Dilettanti a causa di problemi economici. Il 18 novembre 2009 è stato ingaggiato dalla Carmatic Pistoia dove chiude la carriera dopo due stagioni.
Nell’estate del 2017 diviene allenatore del settore giovanile della Pallacanestro Trapani e vice allenatore di Ugo Ducarello. Nel luglio del 2021 assume la guida tecnica del Bologna Basket 2016, militante in Serie B, tuttavia a novembre la società rossoblu affida la panchina a Giovanni Lunghini con Fučka spostato nel ruolo di scout e di allenatore della crescita individuale.
Fučka ha fatto a lungo parte della nazionale italiana, con cui ha vinto la medaglia d’oro agli Europei Juniores del 1990, la medaglia d’argento ai Mondiali Juniores del 1991, la medaglia d’argento ai Goodwill Games del 1994, la medaglia d’argento agli Europei del 1997 e la medaglia d’oro agli Europei del 1999, venendo anche eletto MVP del torneo.
Ha partecipato anche ai Mondiali Under 22 nel 1993, agli Europei nel 1995 e 2001, ai Mondiali nel 1998 e alle Olimpiadi nel 2000.
Nel 2018 è l’allenatore della Nazionale Under-16, che sotto la sua guida ha disputato il Campionato europeo 2019, vincendo la medaglia di bronzo e centrando la qualificazione al Mondiale Under-17 2020.
Laura Grossi
Comincia la propria carriera artistica nel 1989 come attrice comica di cabaret.
Dal 1989 al 1994 ha lavorato in collaborazione con altre compagnie comiche proponendo spettacoli di cabaret particolarissimi e imprevedibili, giocati essenzialmente sull’improvvisazione: “Le Tombolette”, “Persevalles”, “The Time Worp”, “Ruzzolando”, “Le bazze di Lulù e Uga”, “Saremo Somare”, “Arrabbiatissima”, “La Famiglia Addams”, “Tanto vale piangere in Rolls Royce”, “Riso Rosa Poesia”, “Gisella Incostante Sciò”, “Maschere d’autore coriandoli d’amore”.
Nel corso della sua attività professionale partecipa a molti concorsi riportando successi e riconoscimenti: Concorso di comicità femminile “RISO ROSA”; Festival del Cabaret emergente “Trofeo Gazzetta d’oro”, Festival nazionale del Cabaret “Ridi a Ponente”.
Ottiene il riconoscimento del suo lavoro sulla comicità risultando terza Classificata al “Festival Nazionale del Cabaret” di Torino edizione del 1994.
Nel 1995 viene invitata Al festival nazionale del cabaret in qualità di ospite insieme a Enrico Beruschi, Daniele Formica e Margherita Fumero. Nella seconda serata svolge il ruolo di presentatrice.
La carriera di attrice si svolge contemporaneamente con quella di cabarettista: “Zelda” di Gregorio Scalise, regia Giuseppe Liotta; “l’asta Estatica di Lulù Casanova” di cui è autrice; “Attrice” con la regia di Gabriele Marchesini; “Il delitto nel piatto con la regia di Alessandro Maggi.
Dal 1993 inizia la collaborazione, che dura tuttora, con la docente universitaria di Bologna Paola Giovanelli con la quale realizza diversi incontri spettacolo: “La Figura femminile in Pirandello”; “Donne Derise – Donne che ridono”; Ci mancherebbe altro”; “Ridere sul serio, il ritmo della Parodia”; “Con il pretesto del cibo”; “Nessun dorma: immagini e voci dall’inconscio”; “Brividi. Lo scrittore: assassino o detective”; “Chiamala Alchimia”.
Ha svolto attivita’ di speakeraggio nella trasmissione di rai 3 “Alle falde del Kilimangiaro” ed è stata presentatrice in diverse manifestazioni.
Quest’anno ha partecipato a “Bologna estate 2022” con La rassegna estiva de “Il Passo della Barca” alla lettura interpretata delle “Favole al telefono” di Gianni Rodari e alla presentazione del libro “Pop Ten” di Pugliese.
Roberta Li Calzi
Mi sono laureata nel marzo del 2005 all’Università di Bologna, Facoltà di Giurisprudenza. Dopo due anni di tirocinio presso lo Studio Legale Broccoli-Biagini, nel novembre 2008 ho conseguito l’abilitazione alla professione di avvocata. Sono rimasta nello stesso Studio e ho cominciato a svolgere l’attività come libera professionista dal gennaio 2009.
Sono appassionata di calcio e tifosa del Bologna F.C. Quando avevo 7 anni ho iniziato a giocare nella società D.L.F. portando con me mio fratello, l’unica bimba in mezzo ai maschi: da lì non ho più smesso. Ho giocato nella Polisportiva Dozza e poi nel Bologna F.C., sempre con i ragazzi, per approdare all’età di 14 anni al Bologna Calcio Femminile, dove ho fatto esperienza in serie C, B e alcune presenze anche in serie A (anche se ero la più piccola del gruppo e mi toccava fare la “gavetta”), con una piacevolissima parentesi a Castello d’Argile. Poi Imola, Lugo, Ravenna, Cervia, Montale, Vignola, dove ho vissuto bellissime esperienze di promozioni e salvezze preziose tra la serie A2 e la B.
Ho allenato molti anni nel Boca, società del quartiere Navile, dove ho capito quanto sia unica l’emozione di abbracciare un bambino che per esultare ti salta in braccio dopo un goal. Vedere “i miei bimbi” felici di giocare e stare insieme era la mia carica più grande. Un legame profondo che è rimasto nel tempo con quei piccoli giocatori che poi sono diventati uomini e anche con le loro famiglie. Ho anche ricoperto il ruolo di selezionatrice della rappresentativa regionale femminile giovanile.
Collaboro da molti anni con l’Associazione Italiana Calciatori (AIC) per il calcio femminile e con la F.I.G.C. nazionale e ho partecipato con UISP e altre realtà all’organizzazione di eventi sul territorio contro le discriminazioni e per i diritti nello sport. Ho sempre partecipato ai Mondiali Antirazzisti giocando nelle squadre di “Avvocato di strada” e AIC.
Sono stata volontaria di AGEOP, l’associazione che offre assistenza e accoglienza ai bambini malati di tumore. Nell’agosto del 2013 sono stata un mese nel sud del Madagascar con l’Associazione di Bologna “Amici di Ampasilava” a fare volontariato in un ospedale. Sostengo i progetti e partecipo alle iniziative di AGD (Associazione Giovani Diabetici).
Sono Consigliera Comunale di Bologna dal 2016, alla mia prima candidatura ho ottenuto 754 preferenze che ho cercato di rappresentare al meglio in questo primo mandato.
Nel 2021 sono stata rieletta con quasi mille preferenze, prima donna nella lista del Partito Democratico, poi sono stata nominata Assessora allo Sport e al Bilancio del Comune di Bologna.
Alessandro Lippi
E’ un felice papà, consulente di formazione, pedagogista, coach ed ex giocatore di pallacanestro.
Ha scritto ed autopubblicato “School Of Basket” a giugno 2022, un manuale di 108 pagine per bambini, ragazzi e per tutti gli appassionati che vogliono imparare a giocare ed a capire il basket, o solo rispolverare le regole, la tecnica, gli strumenti, i ruoli e i movimenti tipici dello sport che tanto amiamo. Da ottobre il libro sarà su tutti gli store digitali dedicati e verrà tradotto in inglese.
Indicato fortemente a tutte le società sportive per consolidare i propri atleti.
Insieme a Lorenzo Menini, socio e grafico, sta per fondare una nuova casa editrice: “StoryToTell”
Livio Lodi
Nato a Bologna il 19 Febbraio 1966, e diplomato in Ragioneria nel Luglio 1986, entra in Ducati Meccanica il 13 Aprile 1987.
Nel novembre 1989 assume il ruolo di contabile presso il Controllo di gestione e svolge questa mansione fino al Novembre 1998, mese in cui ottenne il trasferimento per lavorare nel neonato Museo Ducati con il ruolo di Assistente al Curatore del Museo. Nel Dicembre 2001 diventa Curatore del Museo Ducati, ruolo che ricopre tuttora.
Ha collaborato con pubblicazioni sportive di settore, è diventato recentemente responsabile dell’archivio storico cartaceo della Ducati, responsabile per il recupero ed il restauro delle moto esposte al Museo Ducati e referente per il settore delle moto storiche nel Customer Care Service Ducati.
È il quarto di cinque fratelli e una sorella ed ha un gemello identico a lui. Benché lavori da 34 anni in Ducati, non ha mai guidato una motocicletta.
Saverio Mazzoni
“La sua vera passione è usare la voce per trasmettere emozioni, non semplicemente per comunicare concetti. Per leggere tra le righe e scoprire ciò che è rimasto nascosto e intrappolato nella penna dello scrittore…” Ha studiato recitazione con l’attrice Marina Pitta e lo scrittore e regista Gianfranco Rimondi. Tra le tante esperienze teatrali ha recitato “Garçia Lorca” alla Real Academia de España en Roma e “TUNGUSKA” di Vadim Zakharov durante Art City nella Ex GAM. Ha lavorato con Silvana Strocchi, Giulio Pizzarani, Emanuele M. Landi, Maurizio Garuti e Vito. È la voce recitante nel Quartetto Futurista “Ensemble Pratella” con Giulio Giurato: a marzo 2022 è iniziata la distribuzione internazionale del CD di musica classica “Francesco Balilla Pratella – opere da camera” pubblicato da Tactus, nel quale recita versi poetici scritti dal compositore. Ha recitato in parecchi cortometraggi e spot televisivi. È inoltre possibile ascoltare la sua voce negli audiolibri di Edizioni Minerva (www.ilNarratore.com), nei documentari di Pupi e Antonio Avati, in molti lungometraggi, spot e video e anche nella canzone di Franz Campi “Mentre sprofondi e bruci” pubblicata da Azzurra Music, di cui è anche il protagonista nel videoclip. Ha fondato BOhaus Generation, insieme a Marco Tarozzi, Marco Coppi e Gianni Landroni, uno spettacolo di poesie musicate con grande personalità, ricco di emozioni, che si rivolge ai giovani dai cent’anni in giù con le gambe ben salde nel passato, il cuore nel presente e la mente nel futuro. Dal 28 giugno 2022 lo sta portando in giro per l’Italia.
Federica Molteni
Fin da bambina studia danza classica, presso la Scuola “G. Donizetti” di Bergamo proseguendo poi gli studi in danza moderna, tip tap, danza indiana (stile Bharatanatyan) e danza contemporanea. Diplomata al corso triennale di Erbamil, frequenta in seguito la scuola del Teatro Tascabile di Bergamo e il corso di perfezionamento per attori tenuto dal Teatro del Lemming di Rovigo. Continua la sua formazione frequentando stage con Pierre Byland, Marcello Magni, Roberto Anglisani, Giorgio Rossi, Eugenio Allegri, Maurizio Salvalalio, Yuri Alschitz, Leo Muscato. Negli ultimi dieci anni comincia un percorso di studio con la danzatrice Julie Stanzak, una delle anime del TanzTheater di Pina Bausch, seguendo laboratori residenziali. La curiosità verso il mondo della parola si mischia al desiderio di renderla corpo, ed è in quella direzione che va la sua ricerca. Attualmente studia canto moderno con Maurizio Zappatini e lavora sul corpo attraverso il metodo Feldenkreis con Viola Ongaro. Da 2000 lavora come attrice professionista, collaborando con diverse compagnie: Erbamil, Sezione Aurea, Teatro Caverna. Nel 2008, fonda insieme a Michele Eynard la compagnia teatrale Luna e GNAC e successivamente, incontra la regista e drammaturg Carmen Pellegrinelli che l’aiuta a ricercare nuovi territori espressivi. Nascono gli spettacoli “Fiatone”, “Gino Bartali”, “Scarpette Strette”, “Moztri!”, “Ruote Rosa”, “Pedala!” “Leggetevi Forte”, “Il Giorno prima dell’inizio del Mondo”, “Carbonara”, “Parole a Matita”. Dal 2016 porta in giro in Italia ed Europa il monologo “Gino Bartali – Un eroe silenzioso”, che ha all’attivo più di 200 repliche, con oltre 30.000 spettatori. Ospitato al Festival Internazionale di Narrazione di Arzo (Svizzera), è stato rappresentato anche presso l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna e quello di Zurigo. Lo spettacolo è stato inoltre selezionato per la Borsa dello Spettacolo della Svizzera, a Thun. Dal 2010 al 2015 ha curato la direzione artistica del Festival di Letture per l’infanzia Fiato ai Libri junior, organizzato dal Sistema bibliotecario Seriate-Laghi.
Giorgio Monetti
bolognese classe ’32, di formazione classica ma spirito avventuroso e appassionato di viaggi, già dal 1948 inizia a girare l’Europa in moto, prima con una Matchless 500 prestata dall’amico fornaio che aveva negozio vicino allo Sterlino, e poi con una NSU 100, una Mondial 200, una Gilera Saturno, ma anche con una Fiat Topolino Belvedere, l’auto furgonata del tempo. Laureatosi in giurisprudenza, all’iniziale pratica forense presso uno studio di avvocati alterna una sostanziosa attività nel campo delle auto da competizione dando libero sfogo alla sua inventiva meccanica. Nei primi anni ’50 partecipa su Fiat 600 che prepara lui stesso a gare in salita su strada e su circuito nella categoria Turismo del campionato italiano e universitario (La Torricella, Coppa della Consuma). Partecipa anche alle prime corse in salita sulla Fiat 1100 di Ludovico Scarfiotti, che fu poi pilota Ferrari nei primi anni ’60, e del quale fu amico fino alla prematura scomparsa. Conosce validi meccanici, tra cui Pierino Bartolini ex meccanico di Nuvolari e il suo allievo Romanino Rubini. Proprio queste passioni, la meccanica, i motori, la competizione, insieme a quella per il viaggiare, gli regalano una notevole esperienza a cui attinge a piene mani durante il Giro del Mondo che fece insieme a Leopoldo Tartarini nel 1957-58 su Ducati 175. Un viaggio di 11 mesi e 100.000 km attraverso 5 continenti, 34 Paesi e 4 rivoluzioni (raccontato nel docufilm “1 Mappa per 2” – Ita 2013), che ebbe una valenza formativa straordinaria per i due protagonisti, ma che fu anche un formidabile punto di svolta per la stessa Ducati che si fece conoscere in tutto il mondo. Giorgio di rientro dall’impresa entra in Ducati e ben presto diventa responsabile dell’ufficio commerciale estero della Casa bolognese, mentre Leopoldo fonda l’Italjet. Nello stesso periodo Giorgio disegna e realizza con l’Ing. Taglioni un prototipo di motore Ducati da Formula 1. Lascia la Ducati nel 1963 per aprire un’attività di concessionario auto per Fiat e Lancia che terrà dal 1963 al 1990, e per Iveco e Nissan dal 1991 al 2000, fino al ritiro dal settore. Nel periodo in Fiat, insieme all’amico Mauro Monari, meccanico Weber, disegna e realizza il primo motore turbo montato come prototipo su una Ritmo 105, e organizza nel 1987 una spedizione scientifica in Sud America insieme a Mario Spagnesi, direttore dell’Istituto Nazionale di Biologia della Selvaggina percorrendo con le nuove Panda 4×4 oltre 10.000 km da Caracas a Rio De Janeiro. Non solo motori quindi ma anche ambiente e patrimonio storico. Monetti è attivo esponente del WWF bolognese negli anni ‘70 e ‘80 in numerose battaglie, fra cui quella per la salvaguardia di alcune zone boschive in Monte San Pietro e, insieme ad un gruppo di appassionati e amici, anche restauratore di campane e campanili antichi fra Monte San Pietro e Savigno. Nonostante la tenera età rimane un’inguaribile globetrotter e ogni tanto ancora parte per un viaggio. Fra i suoi sogni c’è anche quello di tornare in sella ad una moto e scendere dall’Alaska fino alla Terra del Fuoco, tornando a salire sulle Ande, il “deserto verticale” che gli ha catturato il cuore ormai più di sessant’anni fa: sarebbe – dice – il finale ideale di una vita dedicata all’avventura su tutte le strade del mondo.
Roberto Montanari
autore e regista attivo dagli anni ‘90 nella realizzazione di documentari, cortometraggi, videoclip musicali, ha collaborato con studi fotografici, showroom e centri sociali dell’area bolognese fra gli anni 80 e 90 per la produzione di servizi e video d’arte, pubblicitari e di archivio. Fra i cortometraggi realizzati si ricordano “Nosinter et in Rebus” 1993, “Ipermetropia” 1994, “Il Popolo delle Compere”, finalista al festival di Casteggio ’96, e “Milagre!” vincitore del concorso “Paesaggi d’Acqua” 1995, Centro Antartide, Giorgio Celli presidente di giuria. Fra i documentari si ricordano “Percorsi agricoli al Parco del San Pellegrino 1993-94”, progetto Autotutela della Salute – Comune di Bologna, “Lontano dagli Eroi, vicino agli Uomini – storie di lotta partigiana ad ovest del Reno” 2006, “Tutti i Cuori di Rossana” 2007, “Piccolo Cane Nero – storie di Case del Popolo” premi Miglior Sceneggiatura e Miglior Regia al Festival del Cinema Libero di Roma 2008, “Sergov” Menzione Speciale della Giuria al Collecchio VFF 2008, “Caserme Rosse – il lager di Bologna” finalista di AnteprimaDoc al Bellaria Film Festival 2010, “Se non ci conoscete… – vita, canti e lotte delle Mondine” 2010, “Il Sindaco – storia di un’utopia realizzata” 2015, sulla vita di Giuseppe Dozza, con Ivano Marescotti, “Una Mappa per Due” Premio del Pubblico al French Riviera Motorcycle Film Festival di Nizza 2020. Attualmente è impegnato nel progetto per la realizzazione di un docufilm storico sulla Resistenza del popolo cretese durante l’occupazione tedesca e italiana nella Seconda Guerra Mondiale.
Franco Montorro
Bolognese dalla nascita nel 1960, da bambino aveva due sogni: fare il giornalista e fare il giornalaio. Si innamora del basket complice la scuola media dietro all’attuale PalaDozza e vicino all’edicola di Piazza Azzarita dove scopre il Guerin Sportivo, settimanale che lo assumerà come giornalista nel 1987: ed un sogno è coronato ancora da ragazzo. Sono passati 35 anni, molte partite viste e mezzo mondo girato, diversi giornali frequentati e un paio diretti: Superbasket e Giganti del Basket. Capita l’occasione di comprare un’edicola chiusa, di riaprirla e realizzare la seconda fantasia ed ecco che il giornalista diventa giornalista giornalaio, sempre seguendo l’antica passione: la lettura della carta stampata. Per ora solo con i giornali, ma c’è anche un progetto che riguarda anche i libri e che prima di prendere sostanza ha già la forma di un nome: LiBrOthers. Scritto proprio così, perché contiene una parola italiana e due inglesi: Libro, Brothers e Others. Per dire: fratelli nella lettura, noi e gli altri.
Marco Negri
Nato a Milano il 27/10/70 mi trasferisco a Monfalcone in provincia di Gorizia. Dopo una parentesi con il basket, iniziò la trafila nelle giovanili dell’Udinese dove faccio l’esordio in serie B a 17 anni alla corte di mister Sonetti.
Inizia così un percorso professionale in salita dallaC2 alla conquista della serie A sul campo con la maglia del Perugia. Gol e vittoria alla prima in serie A con il Grifo, mi metto in evidenza agli addetti ai lavori con 15 gol in 27 partite, guadagnandomi la corte dei Rangers di Glasgow, squadra gloriosissima dove ho l’onore di giocare al fianco di stelle internazionali come Gascoigne e Brian Laudrup.
Avvio scoppiettante con 23 gol in 10 partite consecutive, un pokerissimo contro il Dundee United, voci di convocazione in Nazionale.
Ascesa interrotta da un infortunio bizzarro una pallina da squash che rompe la retina e sig.ne infranti.
Termino vincendo la classifica cannonieri con 33 gol in mezzo campionato ( unico italiano con Vieri e Toni) ma inizia da lì un tunnel infinito di problemi e infortuni seri.
Termino la carriera a 33 anni a Livorno in serie B.
Nel post calcio scrivo la mia autobiografia in italiano e una versione inglese Moody Blue che viene nominato tra le 6 migliori autobiografie internazionali al Cross Book Awards. Continuo a giocare con la squadra di leggende dei Rangers e del Bologna per scopi di beneficenza, ho una birra artigianale dedicata la One season wonder della Railbrewing di Seregno.
Nel 2018 ho fatto parte dello staff di mister Oddo in serie A all’Udinese come specifics striking coach con ottimi risultati, ruolo che mi piacerebbe aver la possibilità di ricoprire in qualche altra società.
Nel frattempo partecipo ogni anno a vari football Camp in Italia per AC Milan e all’estero per i Rangers e la Camps International Champions.
Sergio Palmieri
Ex tennista professionista italiano. Nato a Roma , Palmieri ha partecipato alla tournée professionale negli anni ’60 e ’70.
Palmieri ha fatto due volte il secondo turno al Roland Garros , che includeva una vittoria nel 1965 sull’ex campione del torneo Jaroslav Drobný .
La sua migliore prestazione sul circuito del Gran Premio fu un quarto di finale all’Open di Senigallia nel 1971.
Una vita dedicata al tennis e da oltre 15 anni indiscusso direttore tecnico degli Internazionali BNL d’Italia. Una personalità di altissimo profilo e con un importante passato manageriale, è stato anche il manager di John McEnroe, Sergio Palmieri è anche Direttore Organizzativo della FIT nonchè Coordinatore del Settore Tecnico, occupandosi anche dell’organizzazione di tutti gli incontri di Coppa Davis e Fed Cup che si disputano in Italia.
Alessandro Pilloni
Nato a Bologna, maturità classica e laurea in giurisprudenza, si è poi diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica dell’Antoniano di Bologna.
Ha interpretato numerose opere di Shakespeare, tra cui Amleto, Pene d’amor perdute, Romeo e Giulietta, Molto rumore per nulla e Otello, nel ruolo del titolo, con la compagnia dei Borghi di Parma diretta da E. Cantoni.
Ha praticato anche il teatro greco classico ne Le baccanti e in Tesmoforiazuse, con il Gruppo Colli di E. Montagna.
Con lo Stabile del Veneto ha partecipato allo spettacolo L’isola del tesoro, per la regia di L. De fusco.
Ha preso parte a drammi storici e romantici come Ugo Bassi, Le spine di Montesole e Jerusalem, riduzione della Gerusalemme Liberata.
Ha inoltre portato in scena Gallows Humor di Richardson e recitato in Quando Teresa si arrabbiò con Dio da Jodorowsky, di e con A. Malfitano.
Fa parte della compagnia del Giallo, diretta da G. Comaschi con cui collabora in Delitto a teatro, Le nozze di Bertalia e numerose Cene con delitto.
Per “ Bologna estate “ è uno degli attori delle due edizioni “ L’enigma della lapide ” e “ L’enigma della tela “ di Giovanni Gotti ed Eugenio Bortolini.
Attore in diversi spettacoli per ragazzi tra cui Il mago di Oz, La gabbianella e il gatto, Pinocchio, I tre moschettieri e Il giro del mondo, diretti da S. Bertuzzi.
Ha interpretato Dante Alighieri in Traghetto, nei sotterranei di Bologna.
È voce narrante in Storia di Babar, Pierino e il lupo, collaborando con la pianista Raffaella D’Esposito, e negli spettacoli Morte di un poeta, sulla vita di Pasolini, Faust di Pessoa, I digiuni di Santa Caterina, della Maraini. È inoltre la voce degli audiolibri “ Sinfonia del presepe “ e “ Dio ha tanto amato il mondo “.
Ha scritto i testi “ 16.670 il numero di telefono del cielo “ sull’Olocausto, “ Io e Chopin “ sulla vita del pianista polacco, e “ 2/8/80 laggiù in quel binario vedo…” sulla strage di Bologna.
Prende parte allo spettacolo teatrale “ Marconi, l’uomo che ha cambiato il mondo “ di e con G. Comaschi, che viene portato in tournée in Australia, Canada, Belgio e Londra.
Ha lavorato in televisione, in alcune trasmissioni della Rai, tra cui “ A sua immagine “, “ Festa di Natale “, e nella fiction “ Amanti e segreti “, e a Sat 2000 come inviato di “ Terraluna “.
Al cinema è uno degli attori del film “ Sono viva, credo “ di G. Bonicelli sull’eccidio di Marzabotto. Prende parte anche ad“ Albakiara” di S. Salvati.
L’ultimo lavoro è la scrittura e la messa in scena dello spettacolo “ La pugna e la pipa “, insieme ad Andrea Santonastaso, sull’impresa degli azzurri nei mondiali del 1982.
Raffaella Reggi
Raffaella Reggi è stata la miglior tennista italiana dopo Lea Pericoli e prima di Silvia Farina. Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di L’os Angeles nel 1984, è stata n.13 delle classifiche mondiali e nel 1985 ha conquistato il titolo agli Internazionali d’Italia sia di singolare che di doppio in coppia con Sandra Cecchini.
Dal 1982 al 1991 ha giocato per la nazionale in Fed Cup.
È stata allenata dal maestro Lele Spisani alla Virtus Bologna ed attualmente è telecronista di Sky
Franco Rossi
Nel 1990 mi laureo in Scienze Motorie (ISEF) presso l’Università di Urbino (PU) “Carlo Bo” e svolgo inizialmente l’attività di allenatore e preparatore sportivo, esperienza che mi porta ad accrescere ed approfondire il mio particolare interesse per i processi mentali e motivazionali delle persone.
Nel 2010 fondo insieme al mio socio Alessandro Pannitti INCOACHING®, scuola e società di servizi legati al Coaching.
Dal 2012 al 2016 sono stato docente al Corso di Alta Formazione Universitaria (CAFU) in Coaching di Roma “Master in Coaching”, organizzato in collaborazione con SEAFO (Scuola Europea di Alta Formazione), primo in Italia con valore legale a livello nazionale riconosciuto dal MIUR (Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca).
Nel 2015 sono stato membro del Consiglio Scientifico del Master Universitario di 1° livello in “Health Coaching” attivato dall’Università degli Studi di Camerino (UNICAM).
Ho pubblicato come co-autore il libro “L’essenza del Coaching” (FrancoAngeli, 2012), “L’evoluzione del Coaching” (FrancoAngeli, 2019), “Tappo a chi?!!” (FrancoAngeli, 2014) e “L’Atleta Interiore” (FrancoAngeli, 2021).
Luciano Sabbatini
Nel 1989 mi laureo in Scienze Motorie all’I.S.E.F. di Perugia, successivamente nel 1995 mi diplomo Massofisioterapista e nel 1998 Terapista della Riabilitazione; nel 2007 mi laureo in Fisioterapia.
Mi diplomo Coach Professionista con la Scuola INCOACHING®.
Approdo nei primi anni ‘90 nel settore giovanile di una società di serie A (pallavolo Brogliaccio Ancona) dove svolgo la funzione di allenatore (fino in B2) e di preparatore atletico con la serie A1.
Poi alla Pallavolo Loreto Femminile nel 2003-2009 dove ottengo 3 promozioni portando la società dalla serie C alla serie A2 (accompagnando diverse atlete dai campionati regionali alla ribalta della serie A).
Dal 2010 sono Head Coach della Pallavolo Pieralisi Jesi dove raggiungo diverse Finali Nazionali con il settore giovanile e che tuttora guido nel campionato nazionale di serie B.
Nel 2014 inizio la collaborazione come Mental-Coach con il saltatore in alto GIANMARCO TAMBERI, Campione Olimpico a Tokyo 2020, Campione mondiale indoor a Portland 2016, Campione europeo ad Amsterdam 2016 ed attuale primatista italiano con 2.39 mt.
Co-autore dei libri “ABC…Coach” (IlMioLibro, 2016) e “L’Atleta Interiore” (FrancoAngeli, 2021).
Svolgo attività di Formatore per Enti sportivi (CONI e FIPAV) e Scuole Superiori, Mental-Coach nello Sport e nel Team Coaching (Lg. 04-2013) secondo le linee guida e Codice Etico di AICP rispondenti alla Norma UNI 11601:2015.
Marco Sanguettoli
Laurea in Scienze motorie sportive, docente di Scienze Motorie e sportive attualmente in servizio presso il Liceo scientifico E. Fermi di Bologna. Ha diretto il Settore Giovanile della Virtus Pallacanestro dal 1992 al 2015, forgiando talenti e uomini, e imbastendo amicizie destinate a non finire mai. Come nel caso dell’indimenticato Davide Ravaglia, e del “cinno” Marco Belinelli che è diventato grande proprio grazie a lui e, non appena finisce la stagione NBA, torna nella sua San Giovanni in Persiceto, pronto a ricominciare ad allenarsi con il suo mentore.
Gli inizi di Sanguettoli allenatore risalgono al Castiglione Murri (1973-1979), quindi Motomalaguti San Lazzaro (1981-1988), infine l’approdo alla Fortitudo Pallacanestro per il biennio 1988-1990, Assistente in prima squadra e Allenatore del Settore Giovanile, laureandosi Campione d’Italia Allievi 1990. Due anni da Capo Allenatore del Titano San Marino in Serie C (1990-1992), quindi di nuovo a Bologna per rispondere alla chiamata della Virtus Pallacanestro, vivendo anche una preziosa esperienza quale Assistente nelle Nazionali Juniores e Under 20 tra il 1998 ed il 2002.
Nell’estate 2015 sposa il progetto della Benedetto XVI Cento e dall’estate 2017 inizia una nuova avventura alla guida del doppio settore giovanile di BSL San Lazzaro – Ozzano mantenendo il ruolo di Responsabile Tecnico di INVICTUS Camp.
1973 – 1979 Castiglione Settore giovanile Bologna
1981 – 1988 Settore giovanile Motomalaguti S. Lazzaro ( BO )
1988 – 1990 Settore giovanile Fortitudo Bologna e Assistente I squadra – Campione d’Italia Allievi 1990
1990 – 1992 Capo allenatore Titano San Marino ( serie C )
1992 – 2015 Settore giovanile Virtus Bologna – Campione d’Italia Cadetti (1989 – 1990) – Campione d’Italia Under 19 (2011 – 2012) – Campione d’Italia Under 17 (2013 – 2014)
1998 – 2002 Assistente squadre Nazionali Juniores e Under 20
2015 – 2017 Responsabile tecnico settore giovanile Benedetto 1964 Cento
2017 – 2020 Responsabile tecnico settori giovanile BSL San Lazzaro- CMO Ozzano
Campione d’Italia Under 14 (2017-2018)
Lorenzo Sani
giornalista, già inviato del Quotidiano Nazionale, prima di dedicarsi a cronaca, politica e attualità ha seguito e commentato i principali avvenimenti sportivi nazionali e internazionali, con particolare attenzione per la pallacanestro alla quale ha dedicato anche quattro libri, a cominciare dalla biografia di Boris Stankovic, scritta con Oscar Eleni, per la Fondazione Pedro Ferrandiz di Madrid (2002). Il suo “Vale ancora tutto” (Minerva Edizioni) ha vinto il 52° Concorso letterario del Coni per la narrativa. Sua, all’inizio degli anni Novanta, la rubrica di satira cestistica “Sani da legare” per i Giganti del basket. Sempre come inviato speciale ha partecipato a campionati europei, mondiali di calcio e basket e a due Olimpiadi, tra cui Barcelona ’92, che ha ha visto protagonista il primo storico Dream Team e i Giochi di Atlanta ’96.
Ha pubblicato per Laterza, Einaudi, Italica e Minerva, collaborato alla sceneggiatura di Lovers, lungometraggio del regista Matteo Vicino vincitore come miglior film dei festival internazionali di Lisbona, Fort Lauderdale, Philadelphia e Londra Crystal Palace nel 2018. Tra i riconoscimenti conseguiti per l’attività giornalistica i premi nazionali “Al servizio degli ultimi” (Certaldo, 2004) ed “Etica&Sport 2015” (Panathlon-Ussi, Montecatini Terme). Consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, è attivo nel volontariato dai tempi del liceo, con esperienze in Rwanda (1978) e da pioniere sulle ambulanze della Croce Rossa di Reggio Emilia. Inoltre è presidente dell’associazione Willy The King Group-WTKG di Bologna, premio l’Amico AtlETICO 2022, che promuove l’inclusione delle persone con disabilità e organizza Happy Hand, la manifestazione che persegue una nuova cultura inclusiva attraverso lo sport.
Andrea Santonastaso
sostiene di fare l’attore. Una carriere tra fiction (“La bella e la bestia”, “Un Matrimonio” di Pupi Avati, “Don Matteo”, “Dov’è mia figlia?”, “Puccini”, “Lo Smemorato di Collegno” e “L’Ispettore Coliandro” tra le altre), cinema (lavora, tra gli altri, con Wim Wenders, ancora Pupi Avati, Cristina Comencini, Massimo Venier), teatro (attualmente è in turnè con “Mi chiamo Andrea, faccio fumetti”, sulla vita di Andrea Pazienza) e pubblicità (Danacol e Parmacotto ad esempio) giustificano l’affermazione. Ma Andrea Santonastaso ha condotto per Radio 2 un programma di cinema (è un cinefilo esperto) dal titolo “Nessuno è Perfetto” (per tre anni) e programmi di puro intrattenimento come “Per Fortuna che c’è la radio”, “Happy Days”, “Metropolis” (per due anni), “Quelli che a Radio2” ed attualmente è in onda, sempre su Radio2, con “I Lunatici del WE”. Ha poi condotto per la televisione programmi come “Grandi Mostre” su Sky Arte HD e “Saturdy Night live” su Italia 1. Quindi sarebbe il caso che si definisse anche conduttore. Anzi “conduttore brillante” visto il carattere dei programmi. E poliedrico vista l’eterogeneità dei contesti. Ed il termine eterogeneità è usato su sua richiesta per far vedere che la Laurea in Giurisprudenza è servita a qualcosa oltre che a fare felici i di lui genitori.
A proposito di poliedricità: ha studiato anche come illustratore e, tra le tante, sono sue le illustrazioni del libro di Federico Taddia “Jacopopò il genio della cacca” con le quali è stato finalista al Premio Battello a Vapore città di Verbania (nel 2010 la sua prima pubblicazione come autore e illustratore dal titolo “Chissà dove sono?” , Aliberti Jr. editore).
Enrico Schiavina
è nato nella vecchia Maternità di via D’Azeglio nel 1962. Giornalista di quotidiani e periodici, per passione o per lavoro guarda basket da più di quarant’anni, in giro per il mondo ma soprattutto a Bologna. Il primo derby che ha visto dal vivo è il numero 19, del 12 gennaio 1975. Poi ha visto anche tutti quelli venuti dopo.
Piji Siciliani
Cantautore romano attivo da diversi anni nella scena italiana pop/jazz e canzone d’autore/indie, porta avanti parallelamente anche le carriere di scrittore, teatrante, conduttore radiofonico e organizzatore di eventi con 22 format radiofonici, 15 spettacoli teatrali e una decina di direzioni artistiche. In ambito musicale ha al suo attivo diverse pubblicazioni discografiche, un’incessante attività live, 18 premi vinti tra rassegne e riconoscimenti vari, 4 partecipazioni alla Rassegna Premio Tenco di Sanremo, un importante numero di partecipazioni televisive e radiofoniche e molte prestigiose collaborazioni: Simona Molinari, Michela Andreozzi, Tiziana Foschi, Simone Colombari, Max Paiella, Sergio Caputo, Giuseppe Zeno, Giorgio Tirabassi, Massimo Wertmuller, Massimiliano Bruno e Paolo Genovese.
Lele Spisani
rappresenta da sempre il punto di riferimento per approfondire tematiche legate al mondo del tennis, analizzare i colpi dei grandi campioni o anche solo scambiare due battute sull’ultimo giocatore visto in azione sui campi della Virtus. E’ considerato il “grillo parlante” della terra rossa felsinea con tante storie da poter raccontare e mille consigli da poter dispensare come peraltro ha fatto da quando nel lontano 1956 ha preso il diploma di tecnico federale. Da allora di allievi ne ha cresciuti tanti. Sotto la sua guida hanno preso il volo verso carriere importanti atleti come gli ex azzurri Omar Camporese, Paolo Bertolucci, Gianluca Rinaldini, Raffaella Reggi e sul fronte bolognese Marco Consolini, Gabriella Boschiero e più recentemente Enrico Burzi.
Marco Tarozzi
è giornalista professionista, scrittore e sceneggiatore. Collaboratore del Corriere dello Sport-Stadio negli anni Novanta, è stato redattore di Calcio 2000 e caposervizio del Domani di Bologna dal 2000 al 2012, poi responsabile comunicazione di Virtus Pallacanestro dal 2013 al 2019. Ha ideato e condotto programmi radiofonici per le principali emittenti bolognesi ed attualmente conduce la trasmissione “Prossima fermata: Bologna” sulla webradio Radiabo. Dirige il bimestrale Nuovo Informatore ed è titolare della rubrica “The Storyteller” su Runner’s World Italia. Collabora a Nelle Valli Bolognesi, Avvenire e “Più Stadio”, inserto quotidiano del Corriere dello Sport.
Vincitore del premio letterario “Giovannino Guareschi” nel 1997, ha pubblicato una ventina di libri, ultimo dei quali “Dall’Ara. Renato sono io”, la biografia ufficiale del presidente più vincente della storia del Bologna. Ha sceneggiato diversi cortometraggi che hanno ottenuto riconoscimenti internazionali: “Sono Cesare ma chiamatemi Mimmo”, “Buon viaggio”, “Casting”, tutti per la regia di Orfeo Orlando. Insieme all’attore Saverio Mazzoni e ai musicisti Marco Coppi e Gianni Landroni ha dato vita a BOhaus Generation, progetto teatrale per voce, parole e musica. Con Franz Campi ha ideato e portato in scena lo spettacolo “Celocelomanca”. Nel 2004 ha icevuto il premio Coni-Ussi come “Giornalista sportivo dell’anno” per la provincia di Bologna.
Lo Staff di “Libri e storie di sport”
Maria Elena Mele – UFFICIO STAMPA
Giornalista professionista dal 2003, sono un videomaker che ha all’attivo diverse collaborazioni sia in ambito televisivo che negli uffici stampa di Enti pubblici e privati di Bologna.
Amo la mia terra di origine (la Sardegna) e quella di adozione (l’Emilia-Romagna) terra che mi ha accolta subito dopo il diploma. Mi sono laureata in Scienze Politiche a Forlì (sede distaccata di UNIBO) e mi piace lo sport, soprattutto quelli di squadra. Adoro camminare, soprattutto, la mattina presto perché è davvero bello ascoltare il risveglio della città ed è davvero entusiasmante assaporare i profumi del mattino (caffè e brioche!)
Marta Martina Ferrari – COMUNICAZIONE
Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Alma Mater di Bologna e studentessa magistrale nell’ambito dell’insegnamento.
Oltre alla passione per le lingue straniere coltiva da sempre l’interesse per il mondo della grafica digitale.
Da anni lavora nell’ambito degli eventi come social media manager, content creator e nella segreteria di pre produzione.
Franz Campi – DIREZIONE ARTISTICA
All’attività di organizzatore di eventi e di comunicatore pubblico ha sempre affiancato quella nel campo musicale e dello spettacolo.
Presentatore e interprete di teatro-canzone, ha firmato numerosi testi pop (tra cui “Banane e lampone” per Gianni Morandi), per la lirica (il libretto dell’opera “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” tratto da un lavoro di Buzzati), e per i più piccoli (diversi brani dell’album “Il re dei re”), sigle TV (“L’albero della vita”, Campionato di basket Lega2 per RAI).
Conduttore radiofonico e ideatore di rassegne dedicate alla musica, alla poesia, al fumetto e alla letteratura.
Ha pubblicato tre album e nel 2013 è uscito il cofanetto “Che soggetto quel Fred !” con un documentario sulla vita di Fred Buscaglione e un CD con le sue canzoni.
Ha curato una collana di audiolibri per Area51publishing e ne ha firmati diversi dedicati a grandi protagonisti della musica come Buscaglione, Django Rehinardt e sulla Storia della canzone italiana.
Dal 2014 collabora con il gruppo Klepierre come direttore artistico di Shopville Gran Reno e altri centri.
Dal 2018 collabora con il Consorzio Mortadella Bologna IGP in veste di narratore della storia del celebre salume in spettacoli, incontri e presentazioni.
Dal 2020 è co-autore e conduttore del programma TV Zorba dedicato all’ambiente e alla salute.
Ha vinto il Premio Lunezia (2006), è stato tra i vincitori di Sanremo Giovani ’93, ha partecipato al 44° Festival della Canzone Italiana di Sanremo ’94 Il suo brano “Beslan” è ospite del Museo della Pace di Samarcanda in Uzbekistan. TV
E’ giornalista pubblicista dal 1989.
Simone Motola – ORGANIZZAZIONE E AMMINISTRAZIONE
Simone Motola, è un giornalista bolognese nato nel 1966, direttore per cinque anni del settimanale SportMania e con collaborazioni con Il Resto del Carlino, Il Domani/L’Informazione di Bologna, SuperBasket. Attualmente è all’interno della redazione di Radio International e responsabile dell’ufficio stampa del Comitato Regionale Emilia-Romagna della Federazione Italiana Pallacanestro. Dal 1990 al 2000 è stato Presidente della Polisportiva Giardini Margherita e dal 2000 ad oggi è Presidente dell’A.S.D. Basket Giardini Margherita. Fa parte dell’organizzazione del torneo “Playground Giardini Margherita”, oggi “Walter Bussolari Playground”, dal 1990.
Programma del festival
Inizio spettacoli ore 21 – Ingresso libero
IN CASO DI MALTEMPO
Gli spettacoli teatrali verranno trasferiti al Teatro Orione, in via Cimabue 14, Bologna.
Tutti gli altri appuntamenti si sposteranno nella sede del Quartiere Santo Stefano (via Santo Stefano 119)
Lunedì 29 Agosto
“E’ una questione di gambe?” Davide Cassani si racconta a Luciana Rota.
Con Dario Ceccarelli, Gino Cervi e Fabio Sgarzi.
Letture di Saverio Mazzoni
Martedì 30 Agosto
“Alfonsina Strada, una corsa per l’emancipazione”
di e con Federica Molteni
Mercoledì 31 Agosto
Lorenzo Sani e Enrico Schiavina presentano i loro lavori.
Serata ricordo dell’oro europeo della Nazionale italiana del ‘99con Alessandro Abbio, Gregor Fucka, Marcelo Damiao e Franco Montorro. Letture di Laura Grossi.
Giovedì 1 Settembre
Paolo Vergnani conduce “Arrivare in cima! – Come si costruiscono i grandi risultati sportivi”. Con Marco Negri, Ester Balassini, Franco Rossi, Marco Sanguettoli , Alessandro Lippi. Contributi di Luciano Sabbatini
Venerdì 2 Settembre
“La pugna e la pipa” con Alessandro Pilloni e Andrea Santonastaso. Un racconto mitologico in occasione del 40° anniversario della vittoria della Nazionale ai Mondiali di Spagna ‘82.
Lunedì 5 Settembre
Serata DUCATI Scrambler – 60° anniversario della nascita. Proiezione filmati e foto storiche. Con Rocco Canosa (responsabile Scrambler Ducati), Angelo Marino (Head of Brand & Corporate Global Communications), Livio Lodi (Direttore Museo Ducati), Roberto Montanari e Danilo Caracciolo (registi del docufilm “1 Mappa per 2” sul giro del mondo in Ducati), Giorgio Monetti (storico protagonista del giro del mondo).
Martedì 6 Settembre
Martedì 6 Settembre – Laura Tommasini presenta serata sul Tennis: “La coppa Davis a Bologna” con Raffaella Reggi, Sandra Cecchini, Sergio Palmieri, Lele Spisani.
Mercoledì 7 Settembre
L’ARTE DEL CALCIO FEMMINILE
Giada Guida conduce l’incontro-talk legato allo spettacolo “NO WAGS. Il calcio (non) è uno sport per signorine” con Cristina Chinaglia (attrice), PIJI (cantautore, regista) Eliselle (scrittrice) e Roberta Li Calzi (Assessore allo sport Comune di Bologna)
Giovedì 8 Settembre
“I Magnifici 7 e mezzo” di e con Giorgio Comaschi
Venerdì 9 Settembre
“CELOCELOMANCA – Le belle storie dentro le figurine” di e con Franz Campi e Marco Tarozzi – In collaborazione con Edizioni Panini e Scuola di Tifo